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Dichiarazione di Successione costi, tempi e tutto quello che devi sapere per fare le scelte giuste

Gestire una successione significa affrontare pratiche delicate e spesso complesse, proprio in un momento emotivamente difficile. In questa guida trovi tutto ciò che ti serve per capire cos’è la Dichiarazione di Successione, quando è obbligatoria e quali documenti sono necessari. Se hai dubbi o vuoi procedere in modo sicuro e senza errori, siamo al tuo fianco, passo dopo passo 

Dichiarazione di successione per i residenti in Italia

La Dichiarazione di Successione è un adempimento necessario nella grande maggioranza dei casi di eredità, con alcune eccezioni. Va presentata in modo preciso e con l’intera documentazione da uno solo degli eredi, ma a tutela di tutti. Per situazioni più complesse o in presenza di aziende, quote societarie o studi professionali, è fondamentale affidarsi a consulenti esperti per garantirne la validità e la regolarità.

Cos’è la successione e come funziona?

La successione è l’istituto giuridico attraverso cui i beni e i debiti di una persona deceduta vengono trasferiti ai suoi eredi o legatari. Può essere:

  • Legittima: regolata dalla legge, in assenza di un testamento.
  • Testamentaria: eseguita secondo le volontà espresse in un testamento valido.

La Dichiarazione di Successione è il documento che si presenta all’Agenzia delle Entrate per ufficializzare gli eredi e comunicare il trasferimento dei beni.

Presentazione della dichiarazione

  • Di norma si utilizza un solo modello per tutti gli eredi.
  • Basta che uno degli eredi (dichiarante) presenti la dichiarazione, provvedendo a raccogliere e inviare tutta la documentazione necessaria per tutti.
  • Si fornisce un IBAN per il pagamento delle imposte.

Tempistiche

  • 12 mesi dall’apertura della successione (coincidente con la morte della persona della cui eredità si tratta).
  • Dopo il pagamento, si ottiene entro 10 giorni il Glifo Successione, essenziale per sbloccare conti e titoli.
  • Per gli immobili, la voltura catastale avviene entro 30 giorni circa.

Chi deve presentare la Dichiarazione di Successione?

Hanno l’obbligo di presentarla:

  • Gli eredi e i legatari (o loro rappresentanti).
  • L’amministratore dell’eredità.
  • Il curatore dell’eredità giacente.
  • L’esecutore testamentario.

Un solo erede può occuparsi della presentazione per tutti.

Quando è obbligatoria la Dichiarazione di Successione?

Non serve la dichiarazione se:

  • Non ci sono immobili o diritti reali immobiliari nell’eredità.
  • Il patrimonio non supera 100.000€.
  • Gli eredi sono solo parenti in linea retta o il coniuge.

In tutti gli altri casi la dichiarazione è obbligatoria.

  • Se c’è un immobile, la dichiarazione è richiesta anche sotto la soglia dei 100.000€.
  • Se un erede non è parente in linea retta, è obbligatoria anche senza immobili o con patrimonio inferiore a 100.000€.

Cos’è il Glifo Successione?

È il documento digitale dell’Agenzia delle Entrate che certifica la Dichiarazione di Successione, con QR code di autenticità. Serve per sbloccare conti, libretti, titoli e per volture catastali.

Documenti necessari per la Dichiarazione di Successione

  • Codice fiscale e carta d’identità di defunto ed eredi.
  • Certificato di morte.
  • Atto notorio sullo stato di famiglia.
  • Certificati bancari/postali sui saldi al momento del decesso.
  • IBAN dell’erede dichiarante.
  • Residenze di defunto ed eredi.
  • Testamento (se presente).
  • Eventuali rinunce all’eredità.
  • Visura catastale degli immobili (se presenti).
  • Valore dei terreni edificabili (se presenti), fornito da tecnico.

Successione e quote societarie o aziende

  • Se in eredità ci sono aziende o quote societarie:
    • serve una valutazione specifica del loro valore.
    • vanno verificate eventuali clausole statutarie su trasferibilità.
    • è opportuna l’assistenza di un professionista qualificato.

Successione per studi professionali (medici, legali, tecnici)

  • Il portafoglio clienti non si trasferisce direttamente ma può avere valore per eredi operanti nello stesso settore.
  • Serve chiusura o subentro in partita IVA presso Agenzia Entrate.
  • Deve essere prevista la liquidazione di dipendenti/collaboratori.
  • Necessario un consulente specializzato.

Modifica o integrazione telematica della Dichiarazione Sostitutiva

  • Se sorgono nuovi fatti (ad esempio scoperta di nuovi beni, variazione eredi, errori, ecc.), si presenta una dichiarazione sostitutiva (per qualsiasi modifica, interpretazione o rettifica), telematicamente, per modificare o correggere quanto già dichiarato.
  • Si utilizza anche per correggere dati catastali o redistribuire quote, senza aumentare il valore totale dell’eredità.
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Dichiarazione di successione per i residenti all’estero

Per una successione con defunto o eredi residenti all’estero, la dichiarazione va presentata in Italia se esistono beni soggetti a tassazione italiana. Gli eredi stranieri possono compilare la dichiarazione anche senza codice fiscale, eventualmente tramite un procuratore speciale. Attenzione alle regole di doppia imposizione e alle scadenze, consigliata l’assistenza di consulenti esperti in diritto internazionale successorio per evitare errori e ritardi.

Quando è obbligatoria la dichiarazione di successione in Italia?

La dichiarazione di successione deve essere presentata in Italia se il defunto – anche se residente all’estero – possedeva:

  • Immobili o diritti reali su immobili situati in Italia (proprietà, usufrutto, nuda proprietà ecc.).
  • Conti bancari o investimenti finanziari in Italia.
  • Aziende o altri beni ubicati in Italia.

In questi casi, la dichiarazione di successione va presentata anche se tutti gli eredi sono residenti all’estero o sono cittadini stranieri.

Normativa applicabile e Regolamento Europeo

Dal 17 agosto 2015 si applica il Regolamento UE n. 650/2012. La legge della successione è generalmente quella dello Stato dove il defunto aveva la residenza abituale, salvo che non vi fossero legami più stretti con un altro Stato o una volontà diversa manifestata tramite testamento. Tuttavia, la successione dei beni situati in Italia resta soggetta alle norme fiscali italiane, con obbligo di dichiarazione per i beni italiani.

Presentazione della dichiarazione e tempi

  • Entro 12 mesi dal decesso (termine per tutte le successioni).
  • La dichiarazione deve essere presentata all’Agenzia delle Entrate competente.
  • Può essere compilata e inviata anche solamente da uno degli eredi o da un delegato (notaio, commercialista, avvocato, altro procuratore speciale)

Se gli eredi sono tutti residenti all’estero

  • Possono presentare la dichiarazione telematica tramite un intermediario abilitato.
  • Se gli eredi non possiedono codice fiscale italiano, possono presentare la dichiarazione in forma cartacea: sarà sufficiente inserire i dati anagrafici, luogo e data di nascita, domicilio estero nella modulistica specifica, come confermato dalla risposta ufficiale dell’Agenzia delle Entrate

Documentazione necessaria

La dichiarazione va corredata da:

  • Certificato di morte del defunto.
  • Documenti che attestano la proprietà dei beni (visure catastali, certificati bancari ecc.).
  • Dati anagrafici degli eredi o legatari (basta anche senza codice fiscale italiano, ma aggiungere generalità complete e indirizzo di residenza estero).
  • Atto notorio, testamento (se presente), eventuali rinunce all’eredità.
  • Documentazione utile per la valutazione dei beni inclusi (ad esempio, valore di immobili e saldi conti)

Aspetti fiscali e doppia imposizione

  • L’imposta di successione in Italia si applica solo sui beni situati in Italia se il defunto era residente all’estero[2].
  • Se i beni sono tassati due volte (Italia e Stato estero), è riconosciuto un credito d’imposta per le imposte già pagate all’estero, su richiesta documentata

Procura speciale e rappresentanza

  • Gli eredi residenti all’estero possono:
    • Nominare un procuratore speciale in Italia (avvocato, notaio ecc.) per svolgere tutte le pratiche, senza necessità di presenza fisica in Italia

Eredi stranieri senza codice fiscale italiano

  • Non è necessario il codice fiscale italiano per la validità della dichiarazione.
  • Occorre però inserire tutti i dati identificativi richiesti dalla normativa (nome, cognome, data e luogo di nascita, residenza estera)

Ruolo del consolato

  • In caso di decesso di cittadini italiani all’estero, il Consolato italiano può assistere nelle procedure (comunicare il decesso in Italia, autenticare atti, aiutare a compilare la documentazione se richiesto dal tribunale
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Dichiarazione di Successione tavolare

Nei territori a sistema tavolare non basta la dichiarazione di successione per essere pienamente riconosciuti eredi dei beni immobili: bisogna seguire una procedura aggiuntiva e ottenere la registrazione nei libri tavolari tramite decreto del giudice, utilizzando la documentazione specifica. Solo con questa intavolazione si acquisisce la titolarità piena giuridica degli immobili ereditati.

Cos’è il sistema tavolare?

  • Il sistema tavolare prevede che la proprietà immobiliare e i principali diritti reali sui beni immobili siano iscritti in un apposito Libro Fondiario, che fa fede pubblica e garantisce certezza dei diritti.
  • Dopo la morte del proprietario, la trascrizione dei nuovi titolari (eredi, legatari) è obbligatoria per poter disporre dell’immobile.

Iter per la successione tavolare

Ottenimento del certificato di eredità

    • Va richiesto al Tribunale del luogo dove si trova l’immobile o dove si è aperta la successione. Si tratta di un provvedimento giudiziario che certifica chi sono gli eredi e le relative quote.
    • Documenti necessari: certificato di morte, stato di famiglia/atto notorio, eventuali rinunce all’eredità, e la dichiarazione di successione presentata e registrata presso l’Agenzia delle Entrate.

Dichiarazione di successione

    • Deve essere presentata entro un anno dal decesso all’Agenzia delle Entrate del luogo dell’ultima residenza del defunto.
    • Serve a calcolare e liquidare le imposte di successione, ipotecarie e catastali.

Domanda tavolare (intavolazione)

  • Una volta ottenuto il certificato di eredità, si presenta all’Ufficio tavolare la domanda telematica (o cartacea, dove ammesso) per iscrivere gli eredi nel Libro Fondiario come nuovi intestatari.
  • Va allegata la dichiarazione di successione registrata, il certificato di eredità, i dati anagrafici di defunto ed eredi, dati identificativi degli immobili (Comune catastale, partita tavolare, particelle), oltre ad altri eventuali atti (testamento, atti di rinuncia, certificati di stato civile).
  • La domanda è firmata digitalmente dall’erede o dal delegato (notaio o avvocato).

Decreto tavolare

  • Il giudice, dopo aver verificato la documentazione, emette il decreto tavolare che autorizza la registrazione del trasferimento di proprietà nei registri fondiari.
    Questo atto “fa fede” ai fini legali e retroagisce al momento della domanda.
  • Il decreto viene poi notificato alle parti interessate (eredi).

Fasi pratiche essenziali

  • Analisi documentale preliminare: Raccolta e verifica di tutti i documenti civili e immobiliari relativi al defunto e agli eredi.
  • Accertamento dell’asse ereditario: Identificazione di tutti gli immobili e/o diritti reali facenti parte dell’eredità.
  • Presentazione della dichiarazione di successione e di tutti i documenti necessari sia all’Agenzia delle Entrate che all’Ufficio tavolare competente.
  • Segue la voltura catastale come nel sistema ordinario, ma solo dopo l’intavolazione si considerano gli eredi effettivi titolari per legge degli immobili.

Punti chiave

  • La mera dichiarazione di successione non basta: serve il certificato di eredità dal tribunale e il decreto tavolare per avere pieni diritti sull’immobile.
  • Tutta la procedura può essere affidata a un avvocato, notaio o altro delegato.
  • Chi riceve, tramite successione tavolare, la proprietà degli immobili, sarà riconosciuto come tale solo dopo l’intavolazione presso il Libro Fondiario.
  • È fondamentale rispettare i termini e allegare correttamente tutti i documenti richiesti.
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Costi e tempi

Costi per la Dichiarazione di Successione

I costi del servizio possono variare in base alla complessità della pratica e al numero di eredi o beni coinvolti. Le spese accessorie — come imposte di bollo, diritti catastali e ipotecari — dipendono invece dal valore complessivo dell’asse ereditario. Ti forniremo sempre un preventivo chiaro e dettagliato, così da sapere esattamente cosa aspettarti, senza sorprese.

Tempi per la Dichiarazione di Successione

La dichiarazione deve essere presentata entro 12 mesi dalla data di apertura della successione (generalmente il decesso);  

Con CF Successioni, prepariamo la tua pratica in tempi rapidi, da pochi giorni a un paio di settimane, a seconda della documentazione disponibile e della complessità dell’eredità. Il nostro team si occupa di tutto: raccolta documenti, compilazione, invio telematico e supporto completo, per garantirti un servizio efficiente, sicuro e senza stress. Il tutto con un costo trasparente e in linea con i prezzi di mercato.

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